Senatrice della Repubblica Italiana della XVIII Legislatura 2018-2022
Restrizioni anti Covid: istituzioni scientifiche sottomesse alla politica del Governo
Restrizioni anti Covid: istituzioni scientifiche sottomesse alla politica del Governo

Restrizioni anti Covid: istituzioni scientifiche sottomesse alla politica del Governo

Dall’inchiesta sulla gestione della pandemia Covid della Procura di Bergamo e da notizie (mai smentite) riportate dai media sembrano emergere alcuni importanti e inquietanti aspetti.

Innanzitutto, l’impreparazione e la disorganizzazione a vari livelli, in particolare nell’ambito del Ministero della Salute e delle strutture che lo hanno affiancato, quali Istituto Superiore di Sanità (ISS) e Comitato Tecnico Scientifico (CTS).

E poi il rovesciamento del mantra che abbiamo sentito ripetere negli ultimi tre anni. “La politica segue la scienza”, mentre invece abbiamo appreso di conversazioni fra il Ministro Speranza e il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Brusaferro, nelle quali quest’ultimo si impegnava a costruire motivazioni “scientifiche” per sostenere la scelta già fatta dal politico. Come conseguenza di questo, c’è stata una sconcertante mancanza di trasparenza nell’informazione, nel rendere accessibili i dati, ma soprattutto nel dare una seria e credibile spiegazione a misure che hanno portato a pesantissime limitazioni dei diritti e delle libertà personali, oltre ad aver portato danno soprattutto alle persone nelle situazioni più delicate, quali per esempio gli anziani isolati e separati dai familiari e i bambini chiusi in casa.

Adesso che tutto questo sta venendo alla luce vorrei portare una testimonianza, perché negli anni che ho trascorso al Senato, la mancanza di trasparenza è stato uno degli aspetti che hanno reso più difficile il lavoro nella Commissione Igiene e Sanità. C’era la sensazione ricorrente, e a volte la certezza, che non vi fossero solide motivazioni scientifiche, ma prevalentemente politiche alla base delle decisioni prese dai Governi di allora.

All’epoca chiesi di fare chiarezza con interrogazioni al ministro Speranza, articoli e comunicati stampa, ma il ministro non rispondeva e la maggior parte dei media sembrava non volersi discostare dalle linee di informazione governative.

Adesso grazie al rapporto della GdF trasmesso alla Procura di Bergamo comincia ad emergere la verità e trova piena conferma il sospetto di allora che non fosse la politica a seguire la scienza, bensì questa ad essere addomesticata per favorire i desiderata dei politici.

Ecco una testimonianza diretta di come i massimi vertici della Sanità informavano il Parlamento sulle basi scientifiche per le chiusure e le riaperture.

A fine aprile 2020, quando si stavano programmando le riaperture, i media avevano pubblicato uno studio presentato dal CTS al Governo, che sarebbe stato alla base delle decisioni sulle riaperture. In questo studio si ipotizzavano scenari catastrofici in caso di riapertura di tutte le attività (150.000 persone necessitanti di ricovero in Terapia intensiva a giugno 2020!), e se solo le scuole fossero rimaste chiuse avrebbero fatto scendere il picco a 110mila (- 40 mila!). E così le scuole non sono state riaperte.

Questo studio diffuso dalla stampa era però privo di intestazione, firma e soprattutto della bibliografia contenente dati e metodi utilizzati.

Il 5 maggio 2020 il Presidente dell’ISS, Brusaferro, durante l’audizione in 12a Commissione al Senato, si era impegnato a fornire il testo dello studio ai senatori. Che non è mai pervenuto, nonostante ripetuti solleciti della Commissione, una mia interrogazione e intervento in aula. Nessuna risposta.

È interessante confrontare tutto questo con quanto riportato dalla stampa (e non smentito) delle chat fra il Ministro Speranza e il Presidente dell’ISS Brusaferro nell’ambito dell’indagine della Procura di Bergamo. Siamo a inizio marzo 2020, e il tema è sempre quello della chiusura delle scuole, che sembra essere stato particolarmente a cuore al Ministro Speranza. In sintesi, il Direttore dell’ISS fa presente che il CTS è “critico” sulla chiusura, e il Ministro risponde “così ci mandate a sbattere”. Dopo varie altre comunicazioni si decide la chiusura delle scuole e il Ministro, sempre rivolto al Direttore dell’ISS, conclude “Linea sacrificio sulle scuole ottima”.

Questo accadeva nei primi mesi del Covid, forse all’inizio una certa confusione poteva essere compresa, ma non la mancanza di trasparenza. Nei prossimi giorni porterò altre testimonianze dirette.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *